Febbraio
Lavori in apiario
A Febbraio siamo ancora nel pieno dell’inverno, giornate calde e soleggiate con temperature che arrivano anche ai 15° C si intervallano ad altre fredde, umide e piovose.
Non dobbiamo farci ingannare e lasciare tranquille le api. All’interno delle famiglie da qualche settimana la regina ha ripreso lentamente la deposizione che sarà influenzata dalle temperature che si avranno in queste settimane del mese.
Soffermandoci ad osservare la porticina di volo in questo periodo si nota una ripresa dell’attività delle api e l’aumento di importazione del polline, importazione cominciata debolmente già a Gennaio. Questo è segno di presenza di covata. E’ possibile individuare la zona della covata all’interno dell’arnia guardando l’area di ingresso delle api con il polline.
In questo periodo è importante che le api escano da tutti gli alveari per il volo di purificazione ed in caso di assenza di volo o scarsità di api, accertarsi dello stato della famiglia. Tale operazione può essere fatta dando dei leggeri colpi sulle pareti dell’arnia, la famiglia dovrebbe rispondere con un ronzio lieve e di breve durata se presente la regina oppure ronzio lamentevole e prolungato in caso di orfanità. In caso di assenza di risposta si può procedere ad una rapida visita all’interno dell’arnia.
Come sempre è consigliata una attenta visualizzazione e interpretazione del vassoio antivarroa da dove vedendo lo stato ed il contenuto è possibile ricavare importanti informazioni circa lo stato della famiglia e la consistenza stessa.
Nella seconda metà del mese in giornate soleggiate possono essere effettuate le prime visite approfondite che serviranno per verificare la presenza di scorte, lo stato di salute e la consistenza della famiglia.
Le visite devono essere brevi e deve essere ripristinata la situazione precedente cercando di non provocare scompiglio e disadattamento all’interno della famiglia, onde evitare la dispersione delle api.
In caso di necessaria integrazione delle scorte si possono eventualmente utilizzare i telaini di miele tolti nel periodo di preinvernamento e riposti nel magazzino, oppure toglierne qualcuno dalle famiglie con più scorte, grattando la parte di telaino opercolata e volgendola verso la covata. Naturalmente tale ultima operazione va fatta dopo esserci accertati dell’assenza di eventuali virosi o malattie nella famiglia dal quale si preleva il telaino.
In caso è comunque possibile dare del candito dal foro del coprifavo tramite nutritore o direttamente forando la confezione.
Le visite in questo periodo sono molto importanti per programmare e controllare lo sviluppo della famiglia e quindi valutare eventuali interventi per portare la famiglia al massimo sviluppo nel momento delle fioriture importanti.
Importante evitare la nutrizione stimolante senza criterio con soluzioni zuccherine che potrebbero portare la famiglia ad un rapido e precoce sviluppo, che in caso di ritorno del freddo potrebbe portare parte della covata alla morte essendo la popolazione di api all’interno dell’arnia non sufficiente a prendersene cura. Parte delle larve verranno quindi abbandonate, con il conseguente pericolo di sviluppo di virosi all’interno della famiglia.
Lo sviluppo della famiglia deve essere naturale, senza alcuna costrizione, secondo i naturali ritmi della natura.
Le api sono insetti straordinari, attenti lettori dei cicli delle stagioni e della natura stessa.
Fioriture del mese
Nelle nostre zone in questo periodo le fioriture sono ancora avare.
Continua la fioritura del nocciolo, ad esso si aggiunge il rosmarino, il tarassaco e nei nostri orti il cavolo e la rapa.
Alla fine del mese in caso di temperature miti iniziano la fioritura i pochi mandorli presenti nelle nostre zone.